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PROGETTO COMUNITA’ FAMILIARE PER MINORI

 

SOGGETTO PROMOTORE:

Cooperativa Sociale Rinascita Onlus

 

RESPONSABILE DEL PROGETTO:

Responsabile del Progetto Gruppo Appartamento Rinascita:

dott. Fabio Massimo Martano e sig.ra Damiana Barbato

tel 339 6989108 e-mail: cfl@cooperativarinascita.net

 

MISSION E NASCITA DEL PROGETTO

La Cooperativa Sociale Rinascita è stata costituita nel 2011 come emanazione dell’Associazione Onlus Rinascita, attiva sul territorio astigiano da oltre vent’anni. La scelta di un progetto di Cooperativa nasce dall’esigenza di offrire una possibile risposta alle sempre maggiori difficoltà di integrazione nel mondo del lavoro per quelle realtà sociali ad oggi definite svantaggiate con un’attenzione specifica alla Persona. E’ stata costituita con la caratteristica di essere sia di tipo A, per la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi, che di tipo B, per creare delle integrazioni lavorative con le attività terapeutiche e offrire alle persone reali opportunità di inserimento sociale. L’obiettivo principale che la Cooperativa persegue è il recupero e l’inserimento sociale delle persone appartenenti a fasce deboli.

La Cooperativa è già attiva sul territorio piemontese con una comunità residenziale terapeutica ed un gruppo appartamento per persone con problemi di dipendenza ed ora apre all’intervento con i minori in Toscana.
 

La Comunità a Dimensione Familiare

La Comunità a dimensione familiare “CFL” nasce dalla forte esigenza sul territorio di una struttura con queste caratteristiche. La Mission della Comunità Educativa “ CFL” è di accogliere ogni minore che, per un periodo della propria vita, ha la necessità di vivere in un ambiente alternativo alla propria famiglia di origine, trovando uno spazio fisico e psicologico accogliente con connotazioni di tipo familiare. Le figure adulte di riferimento, educatori professionisti, si pongono l’obiettivo di trasmettere un modello educativo stabile in cui le relazioni affettive siano serene, tutelanti e rassicuranti e si costruiscano attraverso la condivisione della quotidianità, in un momento molto delicato nel percorso di crescita e maturazione di ogni minore. La Comunità è un servizio educativo che si colloca all’interno della Rete dei servizi del territorio, operando a stretto contatto ed in sinergia con i Servizi Socio Sanitari di riferimento, Il Tribunale dei minori e mettendosi in rete con le opportunità che il territorio offre. La comunità accoglie minori dell’area civile. Inserisce il minore in un percorso di recupero con progetti concordati con le Istituzioni di riferimento.

 

 Struttura e ubicazione della casa

La “CFL” si trova a Livorno in viale G. Carducci, 84, zone centrale a duecento metri dalla stazione ferroviaria e ben coperta dai servizi di trasporto pubblico.

La struttura occupa un immobile di pregio indipendente sviluppato su due piani fuori terra con al primo piano l’area notte ed al piano terra i locali previsti per le attività del giorno (cucina, sala da pranzo, area gioco e studio, ufficio staff). 

 

Obiettivi educativi

Le linee generali del nostro intervento sui minori derivano dall’individuazione di alcuni obiettivi educativi specifici che riportano ai canoni di globalità, coerenza e progressività della persona. Essi prevedono di:

- Rimotivare e sostenere lo sviluppo dell'identità personale e sociale; sostenere il superamento della condizione di disagio psicologico ed esistenziale; favorire l'approfondimento della conoscenza di sé, la scoperta di attitudini e potenzialità, la manifestazione dei bisogni inespressi; rafforzare l'autostima, il senso di autonomia e responsabilità, lo sviluppo delle capacità creative, critiche ed espressive, nonché delle competenze cognitive e comportamentali della sfera affettiva e comunicativo-relazionale; educare alla cura della propria persona.
- Sviluppare relazioni interpersonali significative a livello educativo e affettivo con approcci integrati di ascolto e normatività assicurando ai minori accolti un ambiente sereno.
- Avere attenzione, protezione e cura, rispondendo adeguatamente ai bisogni di identificazione, di costruzione dell'individualità, di relazione, di appartenenza, di espressione, di autonomia, di riservatezza.
- Favorire, laddove possibile, il recupero del rapporto con la famiglia d'origine o contribuire ad un sereno inserimento nella famiglia affidataria e/o adottiva.
- Attivare le risorse dell'ambiente, formali ed informali, per favorire l'autonomia del minore e i processi di socializzazione e inserimento.
- Collaborare con l'autorità giudiziaria e i servizi sociali territoriali al fine di analizzare più approfonditamente la situazione del minore e della famiglia d'origine per determinare una forma di intervento che sia la più appropriata.

 

Finalità
- Accogliere in forma urgente e transitoria quei minori che, per vari motivi, l'autorità giudiziaria, i comuni o le provincie, le Asl ritengano opportuno allontanare dal proprio nucleo familiare (o dall'istituto in cui risiedono) al fine di contribuire a recuperare il disagio e la frammentazione, sostituendo al sentimento della precarietà e della sfiducia il sentimento dell'accrescimento graduale della propria personalità.

 

Modalità di ingresso 

L’accesso alla Comunità di Tipo Familiare può avvenire attraverso l’invio da parte dei Servizi Territoriali che si occupano di interventi con i minori oppure tramite una contrattualità privata.

 

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